Dio non abita all’Avana – Yasmina Khadra 10 Febbraio 2018 – Posted in: Narrativa straniera DIO NON ABITA ALL’AVANA Yasmina Khadra Sellerio Dio non abita all’Avana, all’Avana abitano riti pagani mescolati a credenze popolari, povertà, musica e Regime. Per Dio non c’è davvero spazio. Juan, in arte “Don Fuego”, cantante di lungo corso nei migliori cabaret dell’Avana abbastanza famoso fra turisti e cubani, all’alba dei sessant’anni si ritrova disoccupato a causa delle nuove aperture economiche di Roul Castro ai soldi americani. Anche lo storico fascinoso e decadente locale Buena Vista Café di proprietà dello Stato viene venduto in fretta e furia a dei privati di Miami e tutto il personale viene licenziato. Juan si ritrova nel giro di ventiquattro ore senza lavoro, senza la compagnia del suo pubblico, senza le avances delle sue fan e sopratutto senza la sua adorata musica. Nonostante l’ospitalità della generosa sorella in una casa condivisa con dodici familiari, compreso suo figlio diciassettenne, si ritroverà a peregrinare di corpo e di mente fra i detriti dell’Avana, battendo alle porte di chi un tempo gli era stato amico e aveva contatti nell’alta gerarchia e annegando nel rum le sue serate di ricordi e nostalgia. A niente valgono i consigli e la compagnia dell’amico di sempre Panchito trombettista egregio fallito con consapevolezza. E’ in una di queste notti tiepide e illuminate dalla luna che Juan incontrerà il suo vorticoso e tenebroso futuro dalle sembianze di una spaventata e bellissima ragazza senza identità e della quale si innamorerà come mai gli era successo prima. Prende da questo punto il via un’ adrenalinica seconda parte della storia in cui il protagonista ricomincia a vivere e a sperare. Anche solo attraverso la contemplazione della giovane e nell’illusione di poterla amare e di essere riamato egli riacquista linfa vitale e si riapre al canto accettando nuovi ingaggi anche se miseri. Ma Mayensi non appartiene a nessuno ed ogni tentativo di avvicinarsi a lei innesca reazioni violente. E qui il romanzo si trasforma quasi in thriller e la vita di Juan rischia l’abisso. “All’Avana ormai Dio è una moneta fuori corso. In questa città che ha barattato il suo lustro d’un tempo con un’umiltà militante, fatta di privazioni e abiure, il vincolo ideologico ha avuto ragione della fede. Dopo aver esaurito il repertorio di invocazioni rivolte al Padre i questuanti di miracoli hanno fatto rotta verso gli spiriti dei loro antenati…” Ottimo romanzo, meraviglioso affresco, splendido scrittore. Recensione di Silvia ACQUISTA Share your thoughtsPlease do not use offensive vocabulary. Annulla risposta