Libreria Leggermente

IL CONTRARIO DELLE LUCERTOLE

Erika Bianchi

Giunti Editore

La nostra recensione. Una famiglia ”sbilenca e disgregata”, scheggiata, zoppa, alla ricerca costante di quello stesso equilibrio che serve per andare in bicicletta. Padri assenti, madri per caso: Il contrario delle lucertole è un romanzo in bilico tra chi non è stata figlia e non vuole essere madre, e giovani non amati, non riconosciuti, che crescono odiando i genitori e se stessi, tra il ricordo e il dolore.
Una saga familiare lunga quattro generazioni intrisa di dolore, senso di perdita, abbandono, rammarico, vuoto, uno spaccato di vita lungo oltre sessant’anni perso in uno spazio tempo che oscilla tra la nostalgia e il vuoto, il rimpianto e l’odio.
Il contrario delle lucertole è una lettura sorprendente, ruvida e amara, che non allenta mai la tensione, un cazzotto nello stomaco, un rombo nella notte, ma è anche una storia in cui si intrecciano sogni, speranze e destini di chi trova il suo spazio nel mondo, in un modo o nell’altro.
Gli errori dei genitori possono ricadere sui figli? La risposta è semplice: sì.
Con una scrittura potente, con parole precise e dosate, con metafore calzanti e vive, Erika Bianchi delinea personaggi dalla tridimensionalità rara e ci accompagna, ondeggiando su una bicicletta, lungo un sentiero che si riavvolge nel tempo e nello spazio, fino a condurci in fondo, alla radura, al senso della vita, l’ultima pagina del libro, quel libro che non si vorrebbe richiudere, mai.
Consigliato? Assolutamente sì.
Recensione di David