La nostra recensione. Cosa succede se si fonde la visione di un regista che non ha bisogno di presentazioni con il talento di un grande scrittore? Semplice: un imperdibile romanzo horror. La fine del mondo comincia con un morto che resuscita, senza che si sappia mai la ragione, sul tavolo operatorio di Luis, medico legale, e Charlie, la sua assistente. Da qui in avanti è il delirio, la società decade rapidamente, la gente sopravvive come può: Green, giovane liceale, dalla roulotte in cui vive, deve respingere l’assalto dei suoi stessi parenti; su una portaerei il marinaio Karl e pochi altri sopravvissuti devono difendersi da quelli che si sono rialzati e dal fanatismo religioso di un prete pazzo; in un ufficio a Washington Etta raccoglie dati e testimonianze da lasciare ai posteri; un conduttore televisivo, Chuck, continua a trasmettere in diretta senza sapere se al di là della telecamera c’è ancora qualcuno a guardarlo. Mentre i morti avanzano inesorabilmente, le loro strade e quelle di altri personaggi ancora sono destinate a incrociarsi alla fine di un percorso fatto di sangue e demoni personali, corpi macilenti che non ne vogliono sapere di morire e gravi lutti. Ma il viaggio più allucinante per ognuno di loro è senz’altro la scoperta di se’ e dei propri limiti. Un horror nella più classica delle accezioni, dove il sangue sprizza e i corpi vengono smembrati, che non tralascia però, a mezzo di uno stile narrativo potente e asciutto allo stesso tempo, l’aspetto psicologico dei personaggi, davvero ben delineati. Consigliato? Sì. Recensione di David