Libreria Leggermente

IT

Stephen King

Pickwick Libri

La nostra recensione. Una barchetta di carta che, durante un temporale, scorre nel rivolo d’acqua lungo un marciapiede e sparisce nello scarico di un tombino. Un bambino con l’impermeabile giallo che si china per cercare di recuperarla. L’incontro con It, nascosto nell’oscurità. Si apre così, con una scena ormai cult, il capolavoro di Stephen King, il suo romanzo più potente.
Un horror, sì, nella sua accezione più comune. Ma anche, e forse soprattutto, un romanzo di formazione, il percorso di crescita di sette ragazzi, Bill, Ben, Richie, Eddie, Bev, Mike, Stan, che, una volta diventati adulti, devono cercare di tornare bambini per affrontare le loro paure. L’orrore del quotidiano trasuda pagina dopo pagina e si mescola, si compatta con il marciume secolare di una cittadina soffocata da una presenza sovrannaturale.
La scrittura di questo romanzo non esce da un raffinato salotto borghese ma direttamente dalla strada di una piccola cittadina nel Maine. E’ una scrittura fatta di detriti, spigolosa ma precisa, talvolta umida come le fogne che si ramificano pochi metri sotto l’asfalto. L’incastro degli eventi è perfetto, lucido, i salti temporali dal 1958 al 1985 sono ponti di pietra tra due rive di una stessa anima. Dal principio alla fine, l’angoscia e l’orrore che si percepiscono corrono sul filo di un rasoio affilatissimo, ma la bicicletta di Bill corre di più; corre attraverso i riti d’iniziazione giovanili, si immerge in quella parentesi magica della vita in cui con un po’ di fantasia un inalatore per l’asma diventa un lanciafiamme implacabile in difesa dei peggiori mostri, oltrepassa quell’età di mezzo in cui il potere dell’immaginazione si dissolve senza che ce ne rendiamo conto, sorvola quella linea incerta dell’esistenza che divide l’adolescenza dall’età adulta, percorre a gran velocità tre decenni di vita e la ritroviamo infine nel 1985. E It è ancora lì che aspetta. Inesorabile. Perché si può sfuggire a un padre violento o a un bullo che ti perseguita a scuola ma non ai propri incubi.
It è un capolavoro di psicologia che affonda radici robuste nelle periferie più remote della psiche umana. Paradossalmente, il punto di forza di questo romanzo, ciò che rende It unico e forse inimitabile, è la credibilità. I mostri non vengono dallo spazio o dalle profondità degli oceani, ma da dentro ognuno dei suoi sette piccoli protagonisti. A niente vale cambiare quartiere, città o nazione. It è un mostro feroce e tenace e se non lo sconfiggi ti perseguiterà per sempre.
Consigliato? Assolutamente sì.
Recensione di David