Due ragazzini scoprono una tomba etrusca e decidono di scavarla di nascosto dopo la scuola. Cosa succede se alla fine un tesoro viene davvero allo scoperto? Qual è il suo vero valore? E quello delle persone che lo posseggono? Scomparse, tradimenti, tombaroli accecati dalla febbre dello scavo e un primo amore sbocciato nell’inverno del ’43. Tutto precipita con il ritrovamento di un oggetto creato tremila anni fa. Ma ad affiorare dalla terra non è solo un reperto di grande valore: insieme, vengono allo scoperto le vere identità di molti personaggi. Compresa quella di un bambino che non sa niente di sé, e che ha solo un’arma per affrontare i cambiamenti: andare avanti. Con l’occasione del romanzo, Sacha Naspini costruisce un’autobiografia che narra in maniera bruciante i sentimenti intensi e contraddittori della prima adolescenza. La smania inesorabile e cieca di rivalsa. O semplicemente il desiderio di un posto chiamato “casa”.