La nostra recensione. Paul Sheldon, scrittore di successo, costretto a letto nella casa in mezzo alle montagne del Colorado da una fanatica ammiratrice che lo costringe a resuscitare il personaggio letterario che ama di più, Misery, appunto, deve scrivere e scrivere ancora se vuole mantenersi in vita. Il thriller per definizione, scarno nell’intreccio ma claustrofobico, disturbante e violento come pochi altri nel suo genere, e ansiogeno come ancora meno. Un capolavoro di psicologia come solo il Re sa produrre: Annie Wilkes, la psicopatica che sequestra il suo scrittore preferito, è ormai nell’immaginario di tutti noi. ”Io mi chiamo Annie Wilkes. E sono…” ”Lo so”, la interruppe lui. ”Sei la mia ammiratrice numero uno.” ”Già”, fece lei e sorrise. ”Proprio così.” Consigliato? Assolutamente sì. Recensione di David