Leo e Simon stanno insieme da dieci anni. Uniti dal trauma di un’infanzia difficile e di una giovinezza segnata dal lutto, sono sempre stati capaci di trovare rifugio l’una tra le braccia dell’altro. Finché un giorno, all’improvviso, tutto cambia. Simon torna a casa nel pieno della notte con un nuovo tatuaggio e un atteggiamento bizzarro. Da allora comincia a comportarsi in modo sempre più strano, e a poco a poco la vita di Leo – costruita con fatica – cade a pezzi. Finché le cose non si mettono davvero male. “Non ci sono” è una storia di dedizione e di tradimento, la storia di due persone – imperfette entrambe, ognuna a modo suo – che fanno di tutto per emergere, amare e vivere. “Non ci sono” è una lettura elettrizzante. Spit ci accompagna verso lo svelamento dei fatti con mano sicura, disseminando sapientemente informazioni e indizi. Al tempo stesso riesce a pieno nella creazione di un ritratto tridimensionale e profondo di Leo e Simon, due individui segnati dal dolore.