Libreria Leggermente

PIRANESI

Susanna Clarke

Fazi Editore

La nostra recensione.

Da che ne ha memoria Piranesi si aggira tra mura immense e marmoree, scalinate in rovina e e statue maestose, vestigia di un mondo immobile. Da un salone a un altro, attraverso corridoi silenziosi, è l’unico abitante della Casa. I saloni inferiori sono battuti da maree, che gli fanno trovare nutrienti alghe e pesci, i saloni superiori si perdono nel cielo, in mezzo a nuvole e pioggia, dai quali giungono splendidi uccelli. ”La Bellezza della Casa è incommensurabile; la sua Gentilezza infinita” dice Piranesi: egli ne è come custode e figlio. Osserva tutto e tutto contempla, e scrive ogni giorno le scoperte che fa su pagine e pagine di diario, a proposito di un cielo particolarmente cristallino, di saloni mai visitati prima, di nuovi uccelli comparsi all’improvviso, di una conchiglia dalla forma curiosa.
Di chiunque abbia abitato quei saloni prima di lui adesso non rimangono che ossa, alle quali Piranesi dedica pensieri gentili e offerte, come dediche a possibili antenati. Apparentemente Piranesi è l’unico abitante della Casa insieme all’Altro, un misterioso personaggio col quale s’incontra due volte a settimana per scambiare riflessioni a proposito delle proprie scoperte.
Ma quando s’insinua il sospetto di un intruso, l’atmosfera tra le mura cambia. Piranesi ne è spaventato e al contempo molto attratto: questa presenza sembra cercare proprio lui. Eppure l’Altro è convinto che i suoi intenti non siano per nulla amichevoli: cercare conforto nei diari, nei ricordi appena scritti, non funziona, alcuni dettagli non tornano e anche i ricordi di Piranesi si fanno confusi. Piano piano scoprirà che la Casa, sua benefattrice e assoluta divinità, sembra nascondere molti segreti…
Chi è quest’ombra silenziosa che gli lascia messaggi? Chi è veramente Piranesi?
Difficile collocare il romanzo di Susanna Clarke in un genere preciso. È un fantasy? Forse, in senso ampio, lo è. Una riflessione sulla vita? Anche. Eppure il linguaggio è tanto evocativo quanto semplice. Con eleganza e meraviglia per le cose più piccole, Clarke ci accompagna nella mente dell’unico abitante della Casa, l’unico abitante del Mondo.
Una sottile gioia di esistere attraversa tutte le esperienze di Piranesi e forse anche noi dovremmo guardare al mondo coi suoi occhi: grati per il solo fatto di esserci.
Consigliato? Sì.
Recensione di Alessandra